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Immagine del redattoreDott Claudio Lambertoni

PATOLOGIA DEL NASO E DEI SENI PARANASALI

EPISTASSI E SINDROME DI RENDU OSLER

(teleangectasia emorragica ereditaria) Per epistassi si intende una emorragia dalle fosse nasali. I capillari del setto nasale in una particolare zona detta "locus Valsalvae", situata nella parte anteriore del setto, sono molto sviluppati ed hanno una disposizione superficiale, all'interno dell'epitelio (capillari di Kubo). L'epistassi può essere sintomo di:

  • malattie del naso: vestiboliti, raffreddore, influenza, sinusite, rinite allergica, polipi, tumori, ecc...

  • malattie generali: ipertensione, diabete, leucemie, cardiopatie, malattie renali, epatiche ecc..

  • carenze vitaminiche: vit. K, stato di alcolismo.

  • danni da farmaci: uso di farmaci anticoagulanti, dell'acido acetilsalicilico e/o di farmaci antiinfiammatori.

  • Sindrome di Rendu Osler: malattia ereditaria in cui esistono numerosissime teleangectasie (dilatazioni) dei capillari della mucosa del setto nasale.

DIAGNOSI

La diagnosi si avvale dell'esame obiettivo (visita), completato ove sia necessario (epistassi ripetute) dall'esecuzione di esami endoscopici (video endoscopia nasale) e di tutti gli accertamenti necessari a stabilire la causa delle emorragie qualora esse non dipendano da una causa nasale certa. Si eseguiranno quindi in questi casi accertamenti ematologici, radiografici e cardiologici (Ecg, prove da sforzo, controlli della pressione arteriosa, Holter cardiaco e pressorio)

TERAPIA DELL'EPISTASSI


  • Terapia sintomatica: si avvale di tutti i provvedimenti che si devono intraprendere con urgenza per far fronte alla emorragia nasale.

  • Terapia medica causale: agisce sulla causa della patologia con farmaci "tradizionali o fitofarmaci".

  • Terapia omeopatica causale: agisce sulla causa della patologia con rimedi omeopatici.

  • Terapia chirurgica: trova indicazione nei casi più gravi e resistenti alle altre terapie.

Terapia sintomatica Tamponamento nasale: si esegue in anestesia locale mediante l'introduzione di idonei tamponi nasali nella fossa nasale responsabile della emorragia. I tamponi agiscono comprimendo il vaso danneggiato. Vanno rimossi in genere dopo 48 ore. Da qualche tempo sono disponibili in commercio tamponi molto efficienti che il paziente introduce nella fossa nasale sanguinante con estrema facilità e che si "gonfiano" con il sangue comprimendo il vaso responsabile della emorragia.

  • Diatermocoagulazione: viene eseguita in anestesia locale con il calore (termica)

  • Caustica chimica: si esegue in anestesia locale con l'acido tricloroacetico

  • Elettrocoagulazione: si esegue in anestesia locale mediante l'uso dell'elettrobisturi.


Terapia medica Agisce contro la causa e si avvale di tutti i farmaci tradizionali e fitofarmaci e che sono utilizzati nella terapia delle patologie che sono in grado di provocare epistassi. Terapia chirurgica Nelle forme più gravi di epistassi, che risultano resistenti alle comuni terapie, può essere indicata la Laser chirurgia, che consiste nella semplice fotocoagulazione del vaso o dei vasi, che ne sono responsabili. Nei casi più complessi e nel trattamento della sindrome di Osler si può usare una tecnica alternativa che consiste nel trattamento con il laser della fine rete vascolare della mucosa del setto nasale, dopo averla delicatamente "scollata" dalla cartilagine. L'intervento avviene sotto costante controllo endoscopico. I vasi possono essere trattati in modo settoriale e mirato e non si crea alcun danno alla mucosa nasale.


CONSIGLI PER I PAZIENTI

In caso di epistassi è necessario:

  • Rimanere in posizione eretta o seduti! Per evitare che il sangue scenda nello stomaco provocando vomito e per meglio valutare l'entità della emorragia.

  • Lasciare fuoriuscire il sangue per qualche istante.

  • Soffiare il naso dal lato della emorragia per eliminare i coaguli.

  • Introdurre nella narice un batufolo di cotone bagnato con acqua ossigenata (ben strizzato).

  • Posizionare sul naso o sulla fronte un cubetto di ghiaccio o qualunque altro oggetto molto freddo. Da qualche tempo sono disponibili in commercio tamponi molto efficienti che il paziente introduce nella fossa nasale sanguinante con estrema facilità e che si "gonfiano" con il sangue comprimendo il vaso responsabile della emorragia.

Per aiutare lo specialista nella valutazione descrivere bene l sintomi: quando il sangue fuoriesce da una sola narice, è di colorito rosso vivo e non tende a scendere in gola, la causa è quasi sempre nasale ed il fatto non è in genere sintomo di una grave malattia. Se il sangue fuoriesce da entrambe le narici, tende a scendere in gola, è di coloro rosso scuro e l'emorragia non si arresta facilmente, possono essere in causa patologie più gravi (ipertensione, cardiopatie, diabete, malattie renali ed epatiche, leucemia).

ASSOLUTAMENTE DA EVITARE

  • L'uso di farmaci a base di acido acetilsalicilico: favoriscono il sanguinamento.

  • L'uso di cotone emostatico (crea ustioni chimiche sulla mucosa nasale danneggiando tutti i vasi).

  • Il decubito supino: nel decubito supino il sangue viene ingerito provocando episodi di vomito che aumentano le sofferenze del paziente, già provato e preoccupato per il fatto emorragico.

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